Non mangio più tonno crudo da tempo (motivazioni salutari e ecologiche) ma la voglia di mangiarlo è rimasta. L’altro giorno ho comprato una fetta di anguria e guardandola ho notato una certa somiglianza con il tonno. Allora ho pensato di utilizzarla per sostituire il pesce crudo.
Che c’azzecca, direte: se mettete in forno a 180 dei pezzettoni di anguria e li cuocete per due ore, quel che succede è quasi magico. Il frutto perde tutta l’acqua e lo zucchero, e quel che rimane sono dei bocconcini con la consistenza e la fibrosità del tonno crudo, nonchè con lo stesso bel color rosso.
Il sapore è simile a quello di un peperone cotto.
Una volta raffeddati li ho ritagliati in parti più piccole a mo’ di bocconi stile sashimi e li ho cosparsi di alghe hijiki (lasciate in ammollo in acqua per ammorbidirle) tritate per dargli un po’ di sapore di mare. E finalmente li ho potuti tuffare dentro la mia amata salsa di soya e wasabi.
Et voilà non mi manca più il tonno crudo.
Yel Bosco